sabato 28 novembre 2009

Progettazione edilizia: simulazioni (rendering) inutili?

Questa è una domanda che molti, operatori del settore e non, si saranno posti almeno una volta davanti ai tanti elaborati da produrre per l'ottenimento delle autorizzazioni per la realizzazione di opere edilizie.
Mettere in dubbio l'utilità di queste elaborazioni forse per me sarà controproducente, visto che è una attività con la quale cerco anche di guadagnarmi da vivere. Faccio una breve premessa: mi interesso alla computer grafica da molti anni, realizzando elaborazioni per puro divertimento. Negli ultimi anni realizzo simulazioni con tecniche di computer grafica 3D soprattutto nel campo architettonico (dove, almeno a livello locale, c'è maggior richiesta).
Tornando in argomento stavo dicendo che mettere in dubbio l'utilità di queste elaborazioni probabilmente sarà per me svantaggioso ma ho deciso ugualmente di parlarne spinto da alcune considerazioni.
In questi anni di elaborazioni (nel gergo comune chiamati anche "rendering") eseguite come free-lance per studi tecnici e committenti, l'impressione generale è sempre stata quella di una scarsa considerazione. Come di fronte ad una cosa in più costretti a commissionare se non in grado di realizzare in proprio. Come se non sia un vero e proprio lavoro ma soltanto un gioco per ragazzi che al 90% viene eseguito dal computer. In questo scenario qualsiasi compenso richiesto viene considerato troppo alto.
Forse non tutti sanno quale e quanto lavoro si nasconde dietro la resa di certe immagini. Certo questo è anche in funzione della complessità degli oggetti da rappresentare ma anche in funzione del risultato che si vuole ottenere. Resta il fatto che per queste realizzazioni si esegue un percorso che passa dalla modellazione tridimensionale degli oggetti,
l'elaborazione e definizione delle superfici che li compongono, il montaggio e l'illuminazione della scena e spesso l'inserimento dell'elaborazione all'interno di fotografie dell'ambiente reale. Tutto questo, o quasi, viene prima del lavoro svolto dal computer (il rendering appunto) e, pur eseguito per mezzo di software dedicati che aiutano al raggiungimento del risultato, richiede essenzialmente la mano e gli occhi dell'uomo e questo si traduce in ore di lavoro. La resa finale delle immagini non dipende tanto dai software utilizzati quanto dalle capacità dell'operatore nello scegliere le tecniche giuste per ottenere un buon risultato. Questo è ciò che fa la differenza tra immagini finali che appena somigliano all'opera finita ed immagini che, oltre che corrette in termini dimensionali, siano molto simili all'opera reale finita ovvero abbiano un minimo di "fotorealismo", una resa dell'oggetto il più fedele possibile a quello reale. Tutto questo richiede organizzazione, passione e tempo lavoro.
Mi sono trovato spesso ad osservare immagini create da altri che mi hanno colpito per la loro precisione e realismo, mi sono trovato spesso anche di fronte ad elaborazioni grafiche veramente pessime, prive di profondità e dall'aspetto molto lontano dal realismo richiesto dall'opera da simulare.
Eppure il rendering è anche il completamento di una progettazione ed elaborazione da non sottovalutare perchè tra tutti gli elaborati è quello che meglio può rappresentare l'opera finita come sarà nella realtà. E questo deve essere considerato.
Allora i rendering sono veramente così inutili? La risposta che posso dare a questa domanda è questa: si, sono inutili quando sono realizzati con troppa approssimazione, con poca cura dei particolari, del realismo dei materiali e dell'illuminazione, quando gli elementi rappresentati sono sproporzionati e scorretti sotto il profilo della prospettiva rispetto agli elementi reali nel caso di fotoinserimento ambientale. Insomma quando ad una osservazione dell'opera simulata l'impressione è quella di un corpo estraneo rispetto ai colori, alla luce ed alle altre caratteristiche che dovrebbe avere un'immagine simile alla realtà. Si, così è inutile perchè viene meno lo scopo di tali elaborazioni.
Una buona simulazione deve dare un buon contributo per l'ottenimento di consensi alla realizzazione delle opere.




http://mtrender.altervista.org

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